Agenzia investigativa. Investigatore privato. Investigazioni private in tutta Italia.
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Davolio Marani Stefano di Ome nel 2018 TRUFFA agenzie investigative

Davolio Marani Stefano

Davolio Marani Stefano di Ome (BS) è uno strano personaggio che truffa agenzie investigative dai primi mesi del 2018.

Infatti commissiona incarichi urgentissimi, che poi finge di pagare con falsi bonifici.

Il suo numero di telefono 3341443074 è segnalato come truffaldino nel sito “Chi sta chiamando?“, che riporta anche il suo nome.

Altro suo numero “pulito” è il 3473854125.

Ha truffato tanti investigatori di Brescia e di altre città, che raccontano tutti lo stesso modus operandi.

Mi sento quindi in dovere di scrivere questa pagina, per scongiurare ulteriori truffe.

Davolio Marani Stefano

Dunque Davolio Marani Stefano truffa agenzie investigative in questo modo:

  • il furbone (molto loquace) telefona all’agenzia investigativa raccontando di trovarsi all’estero e di avere necessità di un’indagine urgentissima, per importanti questioni d’affari.
  • E’ perciò disponibile a spendere qualsiasi cifra.
  • Fornisce quindi i propri dati reali: 

Davolio Marani Stefano, nato a Brescia il 13 novembre 1968

residente ad Ome (BS) in via Canale 34, codice fiscale DVLSFN68S13B157M, tel. 3341443074, e.mail dastefano2007@libero.it

  • Fa credere di trovarsi in Romania per una sua attività di autonoleggio di lusso.
  • Spiega quindi di dover valutare l’onestà e la sincerità di una ragazza moldava, entraineuse al night “Red Apple” di Brescia.
  • L’indagine servirebbe a tutelare suoi futuri affari ed importanti esborsi a favore della ragazza.
  • Chiede perciò d’iniziare immediatamente gli accertamenti, promettendo un bonifico bancario a breve.
  • Un’agenzia investigativa che gli ha dato credito ha addirittura inviato cinque agenti in Moldavia, ove la ragazza si trovava in quei giorni.
  • Ma Davolio Marani Stefano (oltre a non pagare) trova anche il modo di farsi versare dei soldi, inventando una storia pietosa.
  • Racconta infatti all’investigatore truffato che la povera ragazza ha bisogno urgente di qualche centinaio di euro.
  • Quindi, per evitare che sia costretta a prostituirsi, chiede all’agenzia investigativa di versare subito una cifra sulla tessera PostePay della ragazza.
  • Spiega che lui, purtroppo, non può far arrivare immediatamente i soldi alla ragazza, perché dall’estero l’operazione richiederebbe almeno tre giorni.
  • Quindi promette che effettuerà un secondo bonifico, per ricambiare la gentilezza e la disponibilità dell’investigatore.
  • In realtà la tessera PostePay è di Davolio Marani Stefano.
  • Continua poi a telefonare ossessivamente per avere notizie e per chiedere altri versamenti a favore della ragazza, ma i suoi bonifici non arrivano mai.
  • Alle rimostranze dell’investigatore truffato, dice di non sapersi spiegare l’intralcio nel pagamento.
  • A quel punto invia copia della (falsa) contabile, per dimostrare che il bonifico è stato veramente effettuato.
  • Quando infine l’investigatore truffato si spazientisce, egli non risponde più alle telefonate e contatta subito un’altra agenzia investigativa.

Ovviamente egli può aspettarsi denunce ed azioni legali, ma credo non abbia molto da perdere (neanche la faccia).

Infatti in passato ha già avuto altri guai, tanto che la Corte d’Appello di Brescia gli ha appena notificato alcuni atti giudiziari (Prot. N.0005765/2018 dell’11.07.2018).

Truffa agenzie investigative

In realtà Davolio Marani Stefano non è un imprenditore internazionale

come vuol far credere, bensì un piccolo artigiano (piuttosto incolto) che lavora (?) in proprio come fabbro, senza dipendenti.

E’ titolare di una ditta individuale iscritta alla CCIAA di Brescia con il n° 525608, con partita IVA 03083800981 e con sede allo stesso indirizzo d’abitazione.

Non possiede nulla, tranne una vecchia Mercedes 220D Turbo (targa BE 649 HL) ed un’altrettanto vecchia Renault Twingo (targa BG 395 NK).

La villetta a schiera di via Canale 34 ad Ome non è intestata a lui, che dicono spesso assente, ma vi abita una donna (forse la povera moglie).

Investigatore truffato

La Federpol (associazione italiana degli investigatori) ha diramato a tutti i soci un comunicato urgente per avvisarli di queste truffe, definendo Davolio Marani Stefano un truffatore seriale. 

Il mio fiuto dice invece che costui ha veramente perso la testa per la bella moldava.

Probabilmente le ha dato tutto ciò che poteva e non gli sono rimasti nemmeno i soldi per andare al night.

Folle di gelosia, si è inventato questa semplice truffa per ottenere gratuitamente due risultati utili.

Riesce infatti a sapere se la ragazza lo tradisce e riesce anche ad incassare qualche centinaio di euro sulla propria PostePay.

Due piccioni senza neanche una fava!

Ora, se il sig. Davolio Marani Stefano trovasse qualche imprecisione in questa pagina (della cui pubblicazione lo avvisiamo via SMS), è pregato di comunicarlo per le dovute correzioni.

Infine una buffa curiosità: lui stesso ha sempre detto “Io sono di parola… state certi che vi pago… altrimenti potrete sputtanarmi davanti a tutti!”.

Una bella faccia tosta… 

Tag: Davolio Marani Stefanotruffa agenzie investigativeinvestigatore truffato